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Nonostante negli ultimi decenni si sia manifestata una considerevole attenzione nei confronti degli ambienti di lavoro e della loro sicurezza, annualmente sono diversi i lavoratori o ex che accusano delle malattie professionali. Queste non sono altro che patologie sorte in seguito allo svolgere un’attività lavorativa nel tempo, esposta ad agenti nocivi attraverso contatto diretto (manipolazione) oppure indiretto e quindi presenti nell’ambiente di lavoro. Malgrado l’accresciuta sensibilità generale verso la sicurezza sul lavoro a Roma e ovunque in Italia, manifestatasi sia attraverso atti legislativi del Parlamento, che con la nascita e diffusione di società di consulenza e fornitura di servizi in tale ambito, come può essere la Us Group nella Capitale, ancora diverse malattie continuano a colpire vecchi e nuovi lavoratori. Quali sono, tra queste, le più diffuse e comuni, nel nostro Paese?

L’asma bronchiale e l’alveolite allergica tendono a colpire il sistema respiratorio e sono dovute all’inalazione continuata di sostanze o polveri nocive. I soggetti più vulnerabili a questo tipo di patologie sono sia i lavoratori industriali del settore delle plastiche, del metallo e della gomma e sia quelli agricoli che vengono a contatto con sostanze chimiche o con farine e fieno. La sordità o la riduzione dell’udito (ipoacusia) sono dovute invece ad una persistente esposizione a rumori intensi, soprattutto a fianco di macchinari agricoli o industriali ed appunto per questo ne sono colpiti marmisti, falegnami e metalmeccanici.

Diverse sono anche le malattie della pelle, come ad esempio dermatiti, tumori cutanei o ulcerazioni, che colpiscono quei soggetti che lavorano soprattutto nel settore edile e che sono costantemente a contatto con cemento, calce viva e gesso. Tutt’altro genere di problemi colpisce invece coloro che svolgono lavori prettamente d’ufficio, come quelli impiegatizi, o attività tessili e calzaturiere. Questi soggetti infatti spesso tendono a soffrire della sindrome del tunnel carpale, dovuta alla costante sollecitazione del polso durante il loro lavoro. In particolare, per gli impiegati, tutto ciò è dovuto al persistente utilizzo del computer e del suo mouse.

Tra le malattie professionali più comuni ci sono anche quelle da radiazioni solari, che affliggono quei lavoratori impiegati in prolungata attività all’aria aperta, quali operai di cantieri stradali, agricoltori, muratori e coloro che sono addetti agli stabilimenti balneari. Legate soprattutto al passato, i cui effetti tuttavia si evidenziano adesso, sono malattie quali l’Asbestosi e l’Antracosi, gravissime patologie polmonari che colpiscono soggetti che hanno lavorato rispettivamente nell’edilizia e nel settore minerario carbonifero. Infatti l’Asbestosi è dovuta all’inalazione di particelle di amianto, sostanza nociva che nei decenni scorsi tuttavia veniva utilizzata nella realizzazione di varie strutture edilizie. L’Antracosi invece è causata dall’inalazione di polveri di carbone, che si sono depositate nel corso degli anni all’interno del corpo umano ed in particolare nei polmoni.